Finalmente l’attesa è finita! Torte, monoporzioni e mignon stanno per tornare in vetrina!
Da questa sera su Real Time (Canale 31 del DTT) ritorna con un doppio appuntamento la seconda edizione del cooking show più goloso della tv “Cake Star - Pasticcerie in Sfida” (12x60’). Dopo <em>Bake Off Italia</em> e <em>Junior Bake Off Italia</em>, <em>Cake Star</em> avrà il compito di proseguire con il filone dei dolci nel prime time del canale più rosa della piattaforma Discovery.
Al timone Katia Follesa, la comica più scoppiettante della televisione italiana e Damiano Carrara, il pastry chef italiano più cool d’America che inizieranno insieme il loro nuovo viaggio dalla Versilia per poi andare a Lecce e proseguire in altre 10 città o zone d’Italia (Genova, Bergamo, Firenze, Trieste, Modena, Perugia, Siracusa, Padova, Salerno e Roma).
CONCEPT DEL FORMAT
3 pasticceri, 2 soli posti per l’avvincente sfida finale e un unico vincitore che si aggiudicherà il titolo di Cake Star della città in questione. In ogni puntata i 3 pasticceri si sfideranno per conquistare il palato dei giudici e dei loro stessi avversari.
Ognuno di loro voterà per 3 categorie cioè pasticceria, cabaret delle paste e pezzo forte, con un punteggio che va da 0 a 5 stelle per ogni categoria. Solo chi avrà ricevuto più stelle accederà al duello finale affiancato dal proprio braccio destro e si scontrerà col suo sfidante (e il suo braccio destro) in territorio neutro, fuori dal proprio laboratorio.
Ogni sfida finale prevede - in un tempo limitato - la realizzazione di una torta o di un dolce, che devono obbligatoriamente contenere i 3 ingredienti caratteristici del territorio che Damiano assegnerà e che saranno sconosciuti fino al quel momento.
Vincerà e otterrà il titolo di <em>miglior pasticceria della città</em>, il trofeo di <em>Cake Star</em> e il premio finale di 2.000 euro, chi riuscirà a prendere per la gola l’unico giudice della sfida finale, Damiano.
COSA DICONO GLI ADDETTI AI LAVORI
Il promo della seconda edizione di Cake Star lascia pensare che lo storytelling del programma continuerà, mantenendo un linguaggio ben preciso, talvolta anche comico infatti <em>“le gag non mancheranno e sono uno dei punti forti del format”</em> - dice Francesco Narracci, autore del programma. <em>“Il rapporto tra Katia e Damiano si è evoluto e la loro non sarà più una love story unidirezionale. Katia ormai è una donna impegnata, ma accetta di partire con Damiano ad un solo patto: trovare in giro per l'Italia la donna perfetta per lui. Damiano ci sta, ma con i suoi vincoli: Katia dovrà prendere da lui lezioni di fitness alla fine di ogni episodio. Le risate sono assicurate. A differenza di altri programmi del genere, Cake Star ha di diverso il racconto comico che si sviluppa di puntata in puntata. Se nella scorsa edizione un'innamorata Katia vestita da sposa è stata abbandonata da Damiano, quest'anno ci sarà una vera e propria rivincita da parte sua. La nuova stagione riparte proprio da quel momento e,</em> - prosegue Narracci - <em>un po' come succede nelle serie tv, vedrete un "previously" della passata edizione che riassume tutto quello che è successo tra i nostri protagonisti, subito dopo il ritorno di Damiano”</em>. Oltre Katia, Damiano e i concorrenti, i protagonisti assoluti di Cake Star sono i dolci <em>“che diventano una vera tentazione per chi guarda da casa. Quest'anno in modo particolare abbiamo curato i dettagli di ogni torta, di ogni pasticcino, di ogni monoporzione. Restare indifferenti è impossibile. Una vera goduria per gli occhi” </em> conclude l’autore.
Uno degli aspetti più interessanti e affascinanti di Cake Star e dei traveling show in generale è quello di essere molto dinamici, di cambiare continuamente set con tutti gli aspetti positivi e le criticità del caso. <em>“Il punto di forza del programma è proprio la possibilità di girare l’Italia e scoprire le peculiarità e le tradizioni della pasticceria del paese. Questo permette di avere in ogni puntata storie diverse e tradizioni diverse senza annoiare mai lo spettatore”</em> - queste le parole dell’executive producer Magnolia, Valentina Bolognesi - <em>“le criticità sono abbastanza relative, il continuo cambio di location e di personaggi permette anzi di lavorare sempre con materiale nuovo e originale, facilitando paradossalmente il lavoro di realizzazione. È necessaria senz’altro una grande capacità di adattamento alle situazioni, ma la presenza di due grandi professionisti come Damiano Carrara e Katia Follesa rende tutto molto fluido e molto efficace”</em> - e l’autore continua dicendo che - <em>“Il feeling tra loro è ormai collaudato. Si divertono a fare il programma e questo si nota immediatamente. La loro complicità rende il prodotto ancora più originale. Chi ci guarda deve amare i dolci, appassionarsi al gioco, ma soprattutto ridere, e grazie allo straordinario talento comico di Katia Follesa questo accade”.</em> Tappe e concorrenti vengono scelti con dei criteri ben consolidati, <em>“inizialmente valutiamo i posti in cui ci piacerebbe andare a girare, ovviamente distribuendo le tappe tra nord, centro e sud. Non abbiamo preferenze di città, il nostro obbiettivo è raccontare tutta Italia, tutte le tradizioni dolciarie”.</em>
Il dati di ascolto sono un aspetto fondamentale che interessa sia agli addetti ai lavori che realizzano il programma ma anche ai loro competitors. A volte si fanno dei pronostici ma <em>“le aspettative Auditel non si rivelano mai, è scaramanzia televisiva...! A parte gli scherzi, in un contesto competitivo acceso”</em> - dichiara l’executive producer - <em>“ci piacerebbe bissare gli ottimi risultati della prima stagione che ha segnato +67%* sulla media di prime time di Real Time e ci ha portato alla rapida commissione di questa seconda stagione”.</em>
IL GENERE DEL COOKING SHOW
Ad oggi sembra che i cooking show abbiano già raccontato tutto, almeno questa è la percezione. Siamo in quel periodo storico, televisivamente parlando, in cui ci sembra di aver visto tutto ma la chiave vincente dei cooking show, a differenza di altri generi come il reality e il talent che stanno vivendo un momento di declino seppur lieve, è la capacità di reinventarsi e riproporsi con una nuova forma, un contenuto snello e una piattaforma digitale facilmente fruibile attraverso la quale lo show viene trasmesso. Secondo alcuni studi, la televisione in generale e i cooking show nello specifico, hanno una grandissima influenza sulla popolazione e sui giovani in particolare, infatti nel periodo 2007-2014 (cfr. <em>“Siamo sazi degli chef in tv?”</em> di Maria Chiara Duranti, 7 - Corriere della Sera, n.20, 17/05/2018) le iscrizioni presso gli istituti alberghieri sono aumentate e il merito lo si attribuisce proprio ai cooking.
In Italia quasi tutte le reti mandano in onda un cooking show perché <em>“siamo italiani, ci piace troppo mangiare e farlo bene. I cooking show negli anni hanno mostrato al pubblico non solo quanto sia varia la nostra cucina,”</em> - racconta Narracci - <em>“ma ha reso più “pop” cose/ingredienti/strumenti/preparazioni che fino a poco tempo fa solo gli esperti conoscevano. Come ogni cosa però, anche i cooking show si sono evoluti. Dal semplice tutorial, sono diventati veri show come Masterchef o Top chef, ma se in quel contesto il cibo "entrava" in uno studio televisivo ora esce andando alla ricerca dei concorrenti direttamente a casa loro. Da "4 ristoranti", a "Pizza Hero" passando per “Little Big Italy", il cooking è diventato itinerante, racconta storie là dove le storie sono nate”</em>. Keri Lewis Brown, direttrice dell’agenzia inglese K7 Media spiega che <em>“il cibo, come categoria tv, è ormai un genere consolidato, e si apre l’opportunità di fonderlo con altri show televisivi, per esempio mescolandolo con la ricerca del partner, con il business o il viaggio”.</em>
<em>Cake Star</em> è una produzione targata Magnolia (Banijay Group) per Discovery Italia. Executive Producer Magnolia: Valentina Bolognesi. Producer Discovery: Anna Passarini. Curatore Editoriale: Silvia Martini. Autori: Francesco Narracci, Barbara Strambi, Francesca Pelucchi, Lorenzo Almansi, Matteo Corfiati, Paola La Rosa e Daniele Rossi. Regia: Tommaso Deboni.
Scritto da Paolo Mastromarino
*Fonte: Auditel