La “piovra” alla sbarra: una serie tv per raccontare, anche con il linguaggio della docufiction, la storia dei 638 giorni del Maxiprocesso nel 1986-87 a Palermo. Da martedì 23 ottobre alle 21.10 su Rai Storia
e in anteprima su RaiPlay dal 17 ottobre.
La storia del Maxiprocesso di Palermo, istruito dal pool di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, rivissuta attraverso le immagini delle udienze in aula (migliaia di ore di materiale audiovisivo che le Teche Rai hanno restaurato, digitalizzato, studiato e approfondito) e arricchita da ricostruzioni con scene di fiction. Una doppia narrazione intrecciata per raccontare in una serie tv in sei puntate un processo dai numeri eccezionali: 476 imputati, 200 avvocati, 8000 pagine di sentenza, 19 ergastoli e 2665 anni di carcere complessivi.
Maxi. Il grande processo alla mafia, una serie scritta da Cosimo Calamini, Alessandro Chiappetta, Marta La Licata e Davide Savelli, con la regia di Graziano Conversano, andrà in onda da martedì 23 ottobre alle 21.10 su Rai Storia e in anteprima su RaiPlay dal 17 ottobre.
Arricchito dalla colonna sonora originale di Giorgio Spada, il racconto si sviluppa attraverso la voce narrante di Franco, un giornalista Rai interpretato da Giovanni Guardiano, che si mescola alle immagini dell’epoca e fa rivivere “l’epopea” di giornalisti e tecnici Rai chiamati a documentare l’intero processo, per il pubblico italiano e per le tv di tutto il mondo. Accanto a Franco lavora una squadra composta da un cameraman, Gianni (interpretato da Fabrizio Colica) romano, trentenne, mandato come rinforzo, e Teresa (interpretata da Chiara Spoletini) montatrice e assistente alla regia appena assunta.
Contornati da altre figure di redazione, Franco, Gianni e Teresa seguono l’intero processo, condividendo lo stress di un lavoro incessante, affrontando complesse situazioni emotive, pressioni psicologiche e minacce, fino alla sentenza finale.